Al Salone Internazionale del Libro di Torino (34ª edizione) | Takamori

La 34esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino si è aperta con una notevole affluenza da parte di un pubblico decisamente partecipativo, segno di un’ottima ripresa post-pandemia.

Quest’anno vede la pubblicazione e la presentazione delle nuove tre opere edite da Luni Editrice per Arcipelago Giappone, collana diretta da Francesco Vitucci.
Si tratta di Labirinto d’erba di Izumi Kyōka, Il libro dei morti di Orikuchi Shinobu, entrambi a cura di Alessandro Passarella e La maledizione di Oiwa e altri racconti di Tanaka Kōtaro a cura di Stefano Lo Cigno.
Per le tre opere, sono disponibili sul nostro sito web takamori.it degli articoli di approfondimento, dove troverete anche i link alle relative pagine sul sito di Luni Editrice.

Abbiamo avuto il piacere di vedere numerose nuove pubblicazioni di letteratura giapponese edite da Atmosphere con un comparto molto interessante di nuovi autori.
L’ippocampo inoltre ci ha regalato un’esposizione di alcuni Torī circondati da bambù che costeggiavano lo stand nel quale venivano esposte nuove pubblicazioni a tema Giappone, una tra le quali; Imperatore del Giappone excursus in versione manga della storia dell’Imperatore Hirohito.

Vari eventi di traduzione si sono tenuti lungo le giornate del salone, alcuni dei quali aventi ospiti del calibro di Erri De Luca ed altri aventi come tema principale proprio la traduzione odierna dal giapponese.

Le nostre impressioni per il salone di quest’anno si concludono qui; per rimanere costantemente aggiornati vi invitiamo a seguirci sui canali social dell’Associazione Takamori… A presto !

Incontro sul libro Un serpente di giugno | 30 Maggio – Biblioteca Salaborsa Bologna

L’associazione Takamori vi invita a partecipare all’incontro sul libro Un serpente di giugno, scritto da Tsukamoto Shin’ya e tradotto da Francesco Vitucci, che si terra’ in data 30 Maggio, alle ore 18:00, presso la Biblioteca Salaborsa (Sala della Musica, piazza Nettuno, 3 Bologna).

In una metropoli del Giappone investita dai monsoni, Rinko conduce un’esistenza inappagata, inchiodata a una vita senza sesso col marito Shigehiko, molto più vecchio di lei e ossessionato dalla pulizia domestica. Tra loro, la passione è ormai sepolta sotto anni di abitudine. Ma l’arrivo di una busta con delle foto che ritraggono Rinko in atti di autoerotismo rivoluziona l’esistenza della donna. Il misterioso fotografo vuole costringerla a dare sfogo a fantasie sessuali che lei ancora non sa di avere e a prendere coscienza del proprio desiderio. Persa ogni inibizione, Rinko cede alle richieste del suo ricattatore e finisce per trovare in quel vortice di erotismo una dimensione terapeutica. E il bacio finale tra Rinko e il marito, primo e ultimo contatto fisico in questa storia dove l’eros è tutto mentale, diventa la trasgressione estrema di due corpi che tornano a sfiorarsi.

  • Lunedì 30 maggio alle 18 in Sala Conferenze Francesco Vitucci parla del libro di Tsukamoto Shin’ya insieme a Gino Scatasta
  • L’incontro è realizzato in collaborazione con Marsilio editori
  • Ingresso gratuito
  • Una volta raggiunta la capienza massima consentita non sarà possibile entrare e sostare in piedi.
  • Anche se non è più obbligatorio, per entrare in biblioteca e per partecipare alle attività raccomandiamo ancora l’uso della mascherina (chirurgica o FFP2).

Per maggiori informazioni riguardo l’evento vi invitiamo a visitare la pagina dedicata sul sito della Biblioteca Salaborsa, visitabile premendo qui.

Continuate a seguirci, anche sui nostri profili social, per rimanere sempre aggiornati sulle future novita’ riguardanti l’associazione Takamori… A presto !

Presentazione libro Un serpente di giugno | 11 Maggio – Cineteca Bologna

Nel casto e asettico ménage tra una psicologa e il marito ossessionato dall’igiene si insinua un ex paziente della donna che la ricatta, costringendola a prove che ne liberano la libido repressa. Progetto a lungo meditato da Shin’ya Tsukamoto, è un condensato delle ossessioni dell’autore, avvolto da una virtuosistica luce virata al blu che illumina una storia in cui le malattie del corpo e dell’anima sono inscindibili.

Prima della proiezione, presentazione del libro Un serpente di giugno di Shin’ya Tsukamoto (Marsilio, 2022) alla presenza del traduttore italiano Francesco Vitucci (Università di Bologna) e Alessandro Passarella (traduttore freelance).

L’evento, in collaborazione con Libreria Trame, si terra’ presso la sala Scorsese del Cinema Lumière [Piazzetta P. P. Pasolini, 2/b, 40122 Bologna BO], in data 11 Maggio alle ore 17:45.
Il biglietto e’ acquistabile presso il seguente link; il costo del biglietto include la presentazione del libro e la proiezione del film in giapponese con sottotitoli in italiano, della durata di 77 minuti ca.

Presentazione “Fragranze di morte” con Francesco Vitucci e Alessandro Passarella

L’associazione Takamori è lieta di presentarvi l’evento “Ad alta voce – racconti di parole e di chi le ha scritte”, che si terrà il 29 aprile 2022 al Centro Culturale Candiani di Mestre (Venezia), in sala seminariale al primo piano.

Durante l’evento verrà presentato il libro “Fragranze di morte” di Yokomizo Seishi, saranno ospiti Alessandro Passarella e Francesco Vitucci, il traduttore del libro per Sellerio Editore.

Vi aspettiamo!

Fragranze di morte – Yokomizo Seishi

Autore: Yokomizo Seishi (横溝 正史)
Titolo originale delle 2 opere raccolte: 黒蘭姫/香水心中
Editore: Sellerio editore Palermo
Traduzione: Francesco Vitucci
Edizione: 2022
Pagine: 192

Yokomizo Seishi (Kobe 1902-Tokyo 1981) dopo aver lavorato nella farmacia di famiglia e in seguito come giornalista letterario, negli anni Trenta del Novecento iniziò a pubblicare i primi romanzi. Con le sue trame di misteri ottenne un grande seguito di lettori divenendo in Giappone modello della crime story. La sua fama raggiunse l’apice negli anni Settanta grazie alla saga della famiglia Inugami che lo consacrò definitivamente dandogli anche il soprannome di “John Dickson Carr giapponese”, facendo riferimento al suo autore preferito.

Nell’opera “Fragranze di morte” sono raccolti due romanzi gialli brevi, “L’Orchidea Nera” e il secondo, da cui prende nome il volume: “Fragranze di morte”. In entrambi i casi , a capo delle indagini troviamo l’ispettore di polizia Todoroki Daishi e l’eccentrico ma geniale detective privato Kindaichi Kōsuke, protagonista di molte delle altre vicende narrate da Yokomizo.

Nel primo romanzo, ci troviamo a Tōkyō nei grandi magazzini Ebisuya, e tutto parte dal reparto di gioielleria, quando l’apparizione di una misteriosa donna velata, si trasforma in pochi istanti in un omicidio. Tra identità nascoste, corruzione e passati che ancora perseguitano i personaggi, sarà proprio il detective Kindaichi ad entrare in scena con estrema lucidità e intuito per uscire da una situazione, in cui i conti non tornano.

In “Fragranze di morte” la scena si sposta da Tōkyō, per arrivare nella boscosa località di Karuizawa, nella prefettura di Nagano. In questo caso Kindaichi, accompagnato nuovamente da Todoroki, è convocato dalla ricca signora Tokiwa Matsuyo, abile gestrice dell’ “Impero delle essenze” Tokiwa, recentemente turbata da alcune vicende familiari che mettono a rischio l’eredità della gestione della preziosa impresa di famiglia. La trama è pervasa da storie di amanti, menzogne, colpi di scena e complicati intrecci , i quali in certi momenti metteranno in difficoltà anche l’abile detective, che verrà a conoscenza della verità in modo del tutto inaspettato, con un finale che lascia l’amaro in bocca.

In entrambi i romanzi, l’autore mostra chiaramente la sua grande abilità narrativa, riuscendo in poche pagine a fornire un quadro chiaro della situazione, accompagnando il lettore nell’investigazione, ma lasciando comunque irrisolto il mistero fino all’ultimo momento possibile. Yokomizo inoltre riesce a donare una profondità notevole ai personaggi, nonostante la brevità, che permette di immergersi nella situazione e nella lettura senza alcuna fatica.
In “Fragranze di morte”, un lettore può trovare tutti gli aspetti dei classici romanzi gialli, ma la breve raccolta si differenzia in quanto la violenza, le macchinazioni e le astuzie che pur sfociano in morte, ci risultano vellutate, quasi mediate da modi riguardosi; conseguenza del fatto che l’agile fluidità delle sue storie ci comunica anche sullo sfondo le abitudini quotidiane di una cultura elaborata e lontana.

 

—Recensione di Paolo Segala.