Autore: Kōji Suzuki

Traduzione: Lidia Perria

Editore: Nord

Edizione: 2003

Ring (りんぐ) è un romanzo horror psicologico di Kōji Suzuki. Sebbene il libro non sia altrettanto noto, il film statunitense The Ring, diventato ormai un’icona della cultura pop, è basato su questo romanzo. Con la produzione di film, videogiochi, manga e serie TV, Ring è diventato un vero e proprio franchise conosciuto in tutto il mondo. Tuttavia, le differenze che intercorrono tra la pellicola The Ring e l’opera scritta sono molteplici.

Kazuyuki Asakawa è un giornalista del Daily News. In seguito alla morte della nipote a causa di un misterioso attacco cardiaco, comincia ad indagare scoprendo che altri tre amici della ragazza sono morti alla stessa ora e per lo stesso motivo. Sorprendentemente, Asakawa viene a sapere che, soltanto una settimana prima, i quattro amici avevano pernottato insieme in un villaggio turistico fuori città. Nonostante la percezione che qualcosa di maligno si stia avvicinando a lui, decide di continuare le indagini per scoprire la verità.

Arrivato nel cottage che aveva ospitato i quattro ragazzi viene attirato da una videocassetta senza etichetta: cercando di distogliere la mente dal caso, decide di guardarla. Una serie di immagini apparentemente innocue ma sottilmente disturbanti vengono riprodotte sullo schermo del televisore: un cerchio, dei dadi, un vulcano che erutta, dei numeri, il viso paonazzo di un uomo. Una scritta informa Asakawa che morirà tra una settimana esatta, dopodiché il video recita: “Se non vuoi morire, devi seguire queste istruzioni”. Purtroppo la cassetta si interrompe prima che possa rivelare la soluzione ad Asakawa.

Incredulo e terrorizzato, il giornalista si convince sempre più che la profezia della cassetta sia vera e che sia stata la visione di quest’ultima ad uccidere i quattro ragazzi che, secondo i calcoli, sarebbero morti esattamente sette giorni dopo la visione del video. Tornato a Tokyo, Asakawa decide di chiedere aiuto all’ex compagno di superiori Ryuji Takayama, professore cinico ed eclettico appassionato di occulto. Ora le indagini possono vertere solo su due punti fondamentali: chi ha creato la cassetta e per quale motivo. 

Man mano che le indagini proseguono, i due uomini giungono ad una conclusione: la videocassetta può essere stata creata solamente da un qualcuno che, grazie a poteri soprannaturali, è riuscito a incidere immagini mentali sulla pellicola. In un vortice di terrore che accompagna come una maledizione anche il lettore, Ryuji e Asakawa ricostruiscono la vita di una donna dal passato traumatico e di una maledizione che si espande come un virus…

La narrazione incessantemente rapida segue una linea ascendente che tiene il lettore ancorato al romanzo fino alla scoperta della tragica verità sulla maledizione. La trama intricata e perfettamente articolata fa impallidire lo storytelling dell’omonimo film statunitense, lasciando una sensazione di vuoto e pressione psicologica anche dopo il termine della lettura. Suzuki riesce a fabbricare una storia così realistica da entrare nella mente del lettore, facendogli dubitare di quale sia la realtà e quale la finzione.

Recensione di Martina Benedetta Calabrese