Ciao, eccoci giunti al settimo regista di cui vi parliamo! Questa è Akushon, la rubrica dei registi di JFS che oggi tratta di Nakamura Yoshihiro!
Nakamura nasce nel 1970 a Tsukuba, nella regione centrale del Kantō. La sua formazione artistica comincia all’Università privata Seijo, nela capitale, dove studia presso il Dipartimento della Letteratura e delle Arti. In questo periodo si avventura per la prima volta nel cinema grazie all’esperienza nel Film Research Club, cui si unisce, cominciando a girare su pellicola da 8 mm. Già nel 1993 con le riprese di “Samidare chūbō” vince il Grand Prix del PIA Film Festival, tipico trampolino che ha lanciato molti dei futuri cineasti di fama nel Sol Levante. In seguito, lavora come assistente regista per nomi quali Sai Yōichi, Hirayama Hideyuki e Itami Jūzō.
Rispetto agli altri registi analizzati in questo format, Nakamura Yoshihiro inizia la propria carriera più tardi, nel 1999, come regista indipendente con il suo primo film Local News. Dopo questa opera, la sua carriera includerà, ad oggi, ben 27 lungometraggi di vario genere, tra cui horror, crime, ma anche commedie. Grazie alle tante opere da lui realizzate, nel 2007 riceve il premio Kaneto Shindō, assegnatogli dalla Japanese Film Makers’ Association, guadagnandosi il titolo di nuovo regista più promettente. Tra le sue opere possiamo menzionare Golden Slumber (2010), un film d’azione dove l’incontro di due vecchi amici si trasforma in un’indagine su un omicidio; Jaaji no futari (2008), la storia di una curiosa coppia padre e figlio che decide di scappare dalla vita cittadina; The snow white murder case (2014), un crime movie riguardante un presunto omicidio sul lavoro; e Shinobi no Kuni (2017), un’avvincente storia di battaglie e complotti tra ninja e samurai.
Se volete scoprire di più riguardo alle opere di Nakamura Yoshihiro, potete guardare il nostro video qui e vi diamo appuntamento tra due settimane con la seconda parte! Un saluto dal team di Akushon e a presto!
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