Boku no Naka no Otoko no Ko (2012)

Boku no Naka no Otoko no Ko (僕の中のオトコの娘) (Giappone, 2012)

Regia: Kubota Shōji

Cast: Kawano Naoki, Kusano Kōta, Kinoshita Hōka

Genere: drammatico

Durata: 100 minuti

Kensuke è un giovane impiegato che, lavorando in un ambiente di costante mobbing e persistente bullismo da parte dei suoi colleghi, perde il posto di lavoro per una serie di errori “da novellino”. A seguito di questo trauma, si rinchiude nella sua stanza per svariati anni con internet come unico contatto esterno e il suo computer come solo interlocutore. Un giorno, casualmente si imbatte nel blog di Karen, un travestito che condivide sotto forma di blog tutti gli episodi più eclatanti delle sue giornate, suscitando curiosità nel giovane hikikomori che la contatta. I due si incontrano e proprio Karen sarà il nuovo collegamento con la società e la vita al di fuori della camera di Kensuke, restituendogli la spensieratezza e la felicità persa da tempo attraverso il crossdressing ma soprattutto per mezzo del suo modo di esprimersi senza restrizioni.

Il film ci aiuta a capire una realtà difficilmente affrontata da altri registi (e autori in generale), grazie ad una pellicola che risulta leggera ma che tratta temi molto pesanti, quali il maltrattamento, l’emarginazione e la depressione. Le magistrali interpretazioni degli attori riescono a dare credibilità e spessore ai personaggi che affrontano una realtà difficile e caratterizzata da isolamento sociale e, in certi casi, maltrattamento fisico. Il regista, inoltre, riesce ad accompagnarci durante l’evoluzione del personaggio in modo scalare, trattando il suo cambiamento in vari step e caratterizzando in modo evidente il suo rinnovamento psicologico e come persona. Vediamo, infatti, un Kensuke più felice e spensierato rispetto all’inizio, aiutato dai personaggi cardine quali Karen, Shizuka e la sorella maggiore, che faranno sì che il ragazzo possa esprimersi al meglio e possa capire chi è veramente senza mai giudicarlo.

 

— recensione di Giacomo Dima.

 

Nuove collaborazioni: Sartoria Montanino

Raffinata qualità delle stoffe e dei dettagli, tradizione e cura: queste le caratteristiche della casa di moda di Antonio Montanino.

Nato nel 1982, inizia a lavorare a soli 19 anni, seguendo le orme dei genitori. Questi, già rinomati a Casalnuovo di Napoli, gli tramandarono le tecniche e i segreti della tradizione sartoriale napoletana.

Tutti gli abiti sono realizzati a mano, con una vasta scelta di tessuti, fantasie e bottoni di svariate forme e materiali. Ciò permette di realizzare una quantità infinita di abbinamenti, sulla base dello stile del cliente. Montanino crea così un abito su misura, unico, che rifletta la personalità di chi lo indossa in unione con elementi della tradizione.

A differenza di altre case del settore, Montanino ha deciso di rimanere a Casalnuovo anziché trasferirsi a Napoli, diventando così un’eccellenza nella sua terra natale. Il suo talento lo ha portato inoltre a vincere diversi premi, tra cui il Premio Forbice d’Oro nel 2004, mentre nel 2014 ha ottenuto la carica di vicepresidente nella Camera Europea dell’Alta Moda.

Da novembre 2020, l’Associazione Takamori propone sottotitoli in lingua inglese per i profili social della sartoria.

Potete trovare di più qui:

https://www.sartoriamontanino.it/

https://www.instagram.com/sartoria_montanino/

https://www.facebook.com/antonio.montanino.1466

 

 

Misono Universe (2015)

Cineteca JFS!

Anche questa settimana l’Associazione Takamori vi fa compagnia raccontandovi un nuovo film. Quello che vi presentiamo oggi è Misono Universe, del 2015, diretto da Yamashita Nobuhiro. Nobuhiro è considerato il regista più attento al mondo dei giovani, che questa volta dà vita ad una storia di seconde possibilità offerte dalla vita.

Mentre una band sta suonando in una piazza di Ōsaka, improvvisamente, un uomo corre sul palco, prende il microfono e inizia a cantare una canzone. All’inizio, il pubblico è indispettito dal suo gesto, ma appena sente la sua voce, non può che restare meravigliato dal suo talento. Kasumi si interessa all’abilità canora dello sconosciuto, così decide di lasciarlo lavorare nel loro studio. Così, egli diventa il cantante del gruppo, ma ben presto la situazione si complica a causa della sua perdita di memoria. La pellicola ha riscosso grande successo e ha vinto i premi per Miglior Attore e Miglior Sceneggiatore al Fantasia International Film Festival del 2015!

Guarda il nostro video qui!


L’Associazione Takamori dispone di un ampio database di sottotitoli italiani per film giapponesi a cura dei membri dell’associazione stessa. Per ulteriori informazioni, contatti e collaborazioni:

Indirizzo di posta elettronica: info@takamori.it

 

Afrirampo – We Are Uchu no Ko

Le Afrirampo ((あふりらんぽ, Afuriranpo) sono un duo proveniente da Osaka formatosi nella primavera del 2002.
Formato da Oni (chitarra, voce) e Pikachu (batteria, voce), vantano di una notorietà anche al di fuori dell’arcipelago giapponese, avendo aperto concerti in America dei Sonic Youth e Lighting Bolt . Nel 2005, inoltre, partecipano all’ All tomorrow’s parties, un festival di musica d’avanguardia, e si uniscono a Yoko Ono nella sua performance finale.
Con 11 album in studio, tra cui una collaborazione con gli Acid Mothers Temple, (We are Acid Mothers Afrirampo!, 2005), si sciolgono nel 2010 dopo aver rilasciato We are uchu no ko (che approfondiremo oggi), per poi riunirsi nel 2016. Nel settembre 2018 pubblicano Afriverse, il primo album dopo 8 anni.

La musica delle Afrirampo è eclettica e non definibile entro spazi musicali precisi, ma così d’impatto che è stata definita “meteorica”, soprattutto a causa dell’energia e presenza scenica di Oni e Pikachu.
Ovviamente non possono non essere riconosciute influenze dalla musica rock psichedelica e noise, individuabili in suoni distorti e lunghi e complessi blocchi di assoli, quasi come se stessero improvvisando.
Un’altra peculiarità dello stile delle Afrirampo è la presenza di suoni gutturali, grida, versi di animali, onomatopee.

Titolo: We are uchu no ko
Anno di rilascio: 2010
Casa discografica: Supponpon
Tracce: 9
Durata: 65 mn

Tracklist:

Disc 1

  1. Mirakuruo rakki garuzu
  2. Sore ga Afrirampo
  3. Touzainanboku
  4. Umi
  5. Egoroshima
  6. Waitoo
  7. Yaayaaee

Disc 2

  1. Sunwave Dance
  2. Hoshi no Uta ~pikauniverse~

Il disco si apre con l’esplosione di Mirakuruo rakki garuzu, prettamente hard rock, senza parti vocali particolarmente melodiche. Sore ga Afrirampo invece parte un po’ come antitesi della prima, partendo gradualmente da un assolo di batteria e saltando per i 7 minuti seguenti da parti rock melodiche a distorsioni e suoni vocalici tipici del gruppo. Segue Touzainanboku, garage rock perforante. Nel senso che ti perfora i timpani ma poi non puoi più smettere di ascoltarla.
Umi e Yaayaaee sono invece le tracce in cui è chiara l’influenza musicale africana ereditata da un viaggio che le due artiste hanno compiuto nel 2004 a Camerun, dove hanno vissuto con la tribù dei Pigmei. Bonghi, suoni di giungla e ritmi tribali, insieme a riff possenti di chitarra, sono chiaramente distinguibili. Egoroshima presenta invece suoni più eterei e specificatamente orientali. La penultima traccia, Waitoo, è l’unica ballata presente nel disco che mescola suoni che sembrano provenire da altre dimensioni spaziali.
Nel secondo disco sono presenti tracce soliste di Oni e Pikatchu, entrambe estremamente emozionanti, specialmente Hoshi no Uta ~pikauniverse~, una ninna nanna che ti culla alla fine di questa esperienza musicale assolutamente indimenticabile.

— recensione di Anna Maria Meccariello.

隆盛和伊字幕講座・Corso di sottotitolazione interlinguistica giapponese-italiano Takamori

Grazie alla pluriennale attività nella sottotitolazione e condivisione cinematografica in Italia, Takamori offre un corso di formazione teorico-pratica nell’ambito della sottotitolazione interlinguistica della coppia traduttiva giapponese-italiano con il coinvolgimento di studiosi, tecnici e sottotitolatori interni all’associazione. Dopo un’introduzione teorica di base agli audiovisual translation studies, i partecipanti saranno coinvolti in due moduli di apprendimento tecnico di software per la sottotitolazione e di montaggio/taglio video. La terza e ultima sezione del corso sarà invece dedicata ad un workshop incentrato sulle principali problematiche traduttive del giapponese con particolare attenzione all’adattamento di dialetti, espressioni gergali e turpiloquiali, idioletti specifici e cultural specific items

EURO: 150,00

Dal 2 al 23 marzo 2021

GIORNI: 2, 4, 9, 11, 16, 18, 23 marzo 2021

ORE: 14 ORE

 

NUMERO CHIUSO:  max. 15 studenti

CHIUSURA ISCRIZIONI: 28 febbraio 2021

 

RESPONSABILE CORSO: prof. Francesco Vitucci

TECNICO INCARICATO: dott. Michele Zangheri

REFERENTE TAKAMORI: Luca Levoni – Giulia Zeni

 

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FRANCESCO VITUCCI: Francesco Vitucci è docente di Lingua e Linguistica Giapponese presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna e ha insegnato lingua giapponese presso il Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa Mediterranea dell’Università Ca’ Foscari di Venezia. Esperto di traduzione sottotitolata dal giapponese e autore di numerosi saggi e volumi sull’argomento.

MICHELE ZANGHERI: Michele Zangheri è dottore in Lingue e letterature straniere, laureatosi presso l’Università di Bologna. Dopo aver frequentato il corso di Alta formazione per Traduttori Audiovisivi a Bologna, svolge mansioni di tutoraggio nella didattica di software per la sottotitolazione e video editing.

LUCA LEVONI e GIULIA ZENI: svolgono attività di traduzione sottotitolata dal giapponese, montaggio sottotitoli e divulgazione cinematografica all’interno dell’associazione Takamori. 

Per info ed iscrizioni scrivere a: info@takamori.it