A Tokyo con murakami – La confraternita dell’uva || Presentazione

L’associazione è lieta di annunciarvi un nuovo evento: Giorgia Sallusti presenta il suo libro “A Tokyo con Murakami
in dialogo col professore Francesco Vitucci.
L’evento si terrà mercoledì 6 marzo alle ore 18.30, nella libreria indipendente “La confraternita dell’uva” in via Belmeloro 1/E.

Per maggiori informazioni vi rimandiamo al seguente link: Giorgia Sallusti presenta A Tokyo con Murakami

Di seguito, una breve panoramica sul libro:

“Poniamo che vi troviate a Tōkyō per qualche giorno. La città è sterminata e voi avete in tasca i romanzi di Murakami Haruki.
Che ne dite di chiedere allo scrittore di Norwegian wood di farvi da guida?

Dalle pagine dei suoi libri ai vicoli illuminati della città, ai grattacieli, passando per i tentacoli sotterranei, con A Tōkyō con Murakami l’autrice Giorgia Sallusti vi trascinerà da un quartiere all’altro della capitale giapponese sulle tracce dello scrittore.
La Tōkyō di Murakami ci porterà nelle librerie di Kanda e Shinjuku, nelle panetterie, a passeggiare per parchi e lungo i fiumi come il protagonista dell’ultimo romanzo, La città e le sue mura incerte, alla ricerca di una vera città che sentiamo pulsare sotto di noi.
Andremo a correre coi Beatles nelle cuffe per le strade dei quartieri residenziali, e ci riposeremo seduti sull’erba davanti al Meiji Jingū Stadium durante una partita di baseball degli Yakult Swallows.

Così, A Tōkyō con Murakami vi presenta la città come un universo in eterno movimento, alla ricerca di questa metropoli cangiante in cui esplorare gli angoli, gli incroci e le strade che Murakami Haruki ha intessuto in più di quarant’anni di libri.”

Diventare Ninagawa Mika – Ninagawa Mika || Recensione

“Diventare Ninagawa Mika”, autobiografia della celebre fotografa, è arrivato in Italia il 3 novembre 2023 edito da Cuepress, tradotto da Corrado Cucchi e curato da Roberta Novielli e Francesco Vitucci.

In questo volume, Ninagawa Mika ripercorre le tappe più significative della sua carriera da fotografa e in seguito da regista, arricchendole di aneddoti, riflessioni a posteriori, ed episodi apparentemente triviali ma che sommati l’uno all’altro tratteggiano i contorni di una personalità così colorata e luminosa quando immortalata in una fotografia, ma che affonda le sue radici anche in ispirazioni e influssi di tutt’altro genere. Ninagawa Mika esplora e ci racconta il suo passato a partire dall’infanzia, dalle prime immagini che hanno colpito la sua fantasia, i primi approcci alla creazione artistica e gli input che in maniera conscia o inconscia hanno plasmato la sua persona nel corso degli anni e le hanno permesso di “diventare Ninagawa Mika”.

“Altri fotografi avranno avuto carriere simili alla mia, ma penso che il fattore fondamentale sia sempre il grado di riconoscibilità. Qualsiasi sia il set fotografico, e chiunque sia il fotografo, la differenza sta interamente in questo aspetto.”

L’autobiografia non si dilunga in spiegazioni tecniche di ambito fotografico o registico, né si addentra in approfondimenti della vita privata dell’autrice: le due sfere si combinano e si bilanciano l’un l’altra in un equilibrio che Ninagawa stessa afferma essere il suo obiettivo nel lavoro e nelle relazioni interpersonali. Di conseguenza, gli aneddoti e le esperienze che l’autrice riporta fluiscono con naturalezza, quasi seguissero il ritmo spontaneo di una conversazione. È così che ci confida le sue insicurezze, ciò che reputa importante sul set e nella vita, e ci racconta le sfide più impegnative, senza mai perdere l’amore per la fotografia, l’arte tramite cui ha trovato se stessa.

“Nessuno poteva dirmi cosa fosse o cosa non fosse la fotografia, perché essa costituiva un mio privato santuario. E quel santuario rispondeva soltanto a ciò che sentivo io. Per questo, ero decisa a non ricevere insegnamenti e a non imparare da nessuno. La mia scelta non fu dettata unicamente dal mio desiderio di libertà, ma penso abbia avuto a che fare con la volontà di preservare la mia originalità.”

Ricordiamo che l’opera verrà presentata giovedì 23 novembre presso l’Odeon Gallery di Bologna (Via Mascarella 3)

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