1. Merciless Cult(Merciless Cult?) – 2:59
  2. C(C?) – 3:33
  3. saku(朔-saku-?) – 3:00
  4. Kodoku ni shisu, yue ni kodoku.(孤独に死す、故に孤独。?) – 3:29
  5. Itoshisa wa fuhai nitsuki(愛しさは腐敗につき?) – 4:18
  6. Jesus Christ R’n R(Jesus Christ R’n R?) – 4:03
  7. Garbage(GARBAGE?) – 2:53
  8. Machiavellism(Machiavellism?) – 3:19
  9. Dead Tree(dead tree?) – 4:54
  10. The Final(THE FINAL?) – 4:17
  11. Beautiful Dirt(Beautiful Dirt?) – 2:36
  12. Spilled Milk(Spilled Milk?) – 3:47
  13. Higeki wa mabuta wo oroshita yasashiki utsu(悲劇は目蓋を下ろした優しき鬱?) – 5:12
  14. Kodou(鼓動?) – 3:42

I Dir en grey sono una band che rinasce dalle ceneri del piccolo gruppo indie-rock adolescenziale conosciuto nel circuito underground giapponese con il nome di La:Sadie. La band, così composta dalla struttura classica a cinque, con il subentro di Toshiya nel ruolo di bassista e che ora vede protagonisti Kyo come vocalist, Kaoru e Daisuke, rispettivamente come prima chitarra e chitarra di accompagnamento, Shinya alla batteria e Toshiya al basso, assume il nome dei Dir en grey e comincia a farsi strada nella scena major nipponica. Come tutte le band giapponesi nate a cavallo tra la fine degli anni novanta ,e i primi duemila, anche i Dir en grey, per i loro primi quattro album, accostano a sonorità alternate tra metal e musica barocca un look quasi del tutto femminile che prevede l’utilizzo di succinti abiti da donna in stile lolita o casual e make up molto vistosi, creando un forte contrasto tra l’immagine sensuale ed effimera dei loro membri e le sonorità potenti e profonde delle loro canzoni.

Il gruppo con il quinto album, pubblicato nel 2005, dal titolo “Withering to death” i Dir en grey varcano il mercato internazionale con un tour di strepitoso successo in Europa del nord, con una tappa quasi sold out a Berlino, sancendo il loro trionfo sul mercato europeo. Il 2005 si rivela essere un anno particolarmente fruttuoso per il gruppo, proprio a causa del loro totale cambio immagine, sia dal punto di vista estetico quanto dal punto di vista sonoro. Abbandonando gonne e make up, lasciano da parte anche le commistione di suoni tra elettronico e barocco, lasciando pieno campo al sound metal quasi del tutto intoccato facendo eccezione per tecniche canore quali gowl e scream-o , in voga durante quegli anni nel panorama musicale gotico maschile.

Withering to death, sebbene sia l’espressione del cambiamento della band, mantiene una straordinaria coerenza a livello testuale con la poetica del vocalist di non scrivere e produrre musica commerciale o che parli di argomenti futili. Nel loro quinto album vengono esplorati argomenti di importanza sociale come il rapporto errato madre-figlio che può sconfinare nella pazzia, di cui si canta in “Saku” terza traccia dell’album, oppure la solitudine adolescenziale con Kodou, la religiosità frivola con Jesus Christ r’n’b e persino lo straniamento di essere individuo in una società del collettivo in “The final”, che sono rispettivamente quattordicesima, sesta e decima traccia dell’album.

Ulteriori punti di forza che rendono la band unica nel panorama in continua crescita del metal nipponico, sono i video musicali e l’effetto che la loro musica ottiene su chi gli ascolta. I video a metà tra l’horror mettono in scena immagini delle più famose creepy pasta giapponesi con leggende e misticismo autoctono, in grado di turbare gli spettatori più sensibili. In realtà ogni loro video calza a pennello con la musica composta e il testo scritto tanto da dar vita a piccoli corti di cinque minuti che raccontano vere e proprie storie di vita rendendole più reali attraverso la loro peculiare drammaticità. Per quanto riguarda invece il secondo punto di forza, cioè l’effetto che le canzoni rilasciano in chi le ascolta è che a dispetto dei toni cupi e delle immagini forti dei loro video, ascoltare la loro musica, e in particolare questo album, dona un effetto catartico, come se fosse un percorso di elaborazione di un proprio disagio interiore, che canzone dopo canzone, growl dopo growl e assolo dopo assolo, riesce a canalizzare le emozioni negative di un individuo in un climax ascendente e che conclude l’ascolto con una sensazione di serenità e di rinnovato vigore.