Dall’eccentricità interpretativa e carisma vocale, Akiko Yano (矢野 顕子 Yano Akiko), è una vera e propria gemma del panorama musicale, spesso definita dai cultori musicali uno dei maggiori talenti contemporanei giapponesi.
Nata nel 1955 e cresciuta ad Aomori, inizia a suonare il piano all’età di tre anni dimostrandosi da subito artisticamente promettente. Negli anni settanta, a soli quindici anni, interrompe definitivamente gli studi liceali per trasferirsi a Tokyo e avviare la sua carriera musicale dove conosce presto la fama nel 1976 con il suo album di debutto Japanese Girl, che riscuote ampio successo per quella fusione stilistica di jazz, pop, blues e musica folk che continuerà a caratterizzarne ampiamente la carriera.
L’album Iroha Ni Konpeitou segue il primo successo a un anno di distanza e alla fusione stilistica, questa volta la Yano accosta un’improvvisazione strumentale, supportata dalla collaborazione con musicisti di spicco quali Rick Marotta e Haruomi Hosono. È proprio in questo periodo che la cantante entra in contatto con la Yellow Magic Orchestra, avviando una collaborazione che proseguirà nel 1980, con l’uscita di Gohan Ga Dekitayo, album che segna peraltro l’evoluzione musicale dell’artista verso il sound electro-pop.
Nel 1981 esce Tadaima. Nato come imposizione commerciale da parte della casa discografica,con questo album la Yano certo rivendica la sua  poliedricità; composto da brani scritti da bambini e accompagnato ancora una volta dalla Yellow Magic Orchestra, [Tadaima] si rivela essere un
immediato successo e, a distanza di anni, uno degli album più apprezzati di sempre da parte del suo pubblico.
Nel 1982 viene introdotta alla band britannica Japan, da Ryuichi Sakamoto, compagno della cantante e membro della Yellow Magic Orchestra, e insieme a loro registra a Londra Ai Ga Nakucha Ne.
Nel 1987 la Yano decide di dedicarsi un periodo di pausa dal mondo musicale per poi tornare più carismatica che mai, a due anni di distanza, con Welcome Back, album dalle forti connotazioni jazz (suo genere di riferimento), frutto di una collaborazione con Pat Metheny, Charlie Haden e Peter Erskine.
Nel 1999 si trasferisce a New York City, dove collabora con musicisti quali The Chieftains, Toninho Horta e Jeff Bova. Apprezzata dal pubblico jazzista d’oltreoceano, la Yano continua a esibirsi periodicamente sia in Europa che negli USA, alternando a pubblicazioni discografiche, tour da solista e collaborazioni di vario genere.

“When you are communicating through music there is no fear or intimidation.”
Akiko Yano per il Kaput – Magazin, 2019

Eclettica, sperimentale e artisticamente audace, ad oggi, non vi è dubbio come, con più di quarant’anni di carriera musicale, la Yano sia ereditiera di una discografia variegata, mai scontata, con la quale continua a rivendicare la sua rilevanza all’interno del panorama musicale d’avanguardia giapponese.
La Yano ha fatto del suo percorso discografico un testamento, un romanzo musicale nel quale ha impresso emozioni e sensazioni. Un continuum artistico prolifico e complesso, come dimostrano non solo i suoi storici album, che a distanza di anni continuano ad essere gustati per una freschezza e innovazione stilistica mai decaduta, ma che altresì riecheggia nelle sue opere più recenti, tra cui figura il suo ultimo album Ongaku wa Okurimono, pubblicato nel 2021.

Segue la discografia (parziale) dell’artista Akiko Yano che, senza ulteriori indugi, invitiamo caldamente ad ascoltare:
• 1976 Japanese Girl
• 1977 Irohanikonpeitō (いろはにこんぺいとう)
• 1978 To Ki Me Ki (ト・キ・メ・キ)
• 1980 Gohan ga Dekita yo (ごはんができたよ)
• 1981 Tadaima. (ただいま。)
• 1982 Ai ga Nakucha ne. (愛がなくちゃね。)
• 1984 Oh hisse, oh hisse (オーエス オーエス, Ōesu Ōesu)
• 1986 Tōge no Wagaya (峠のわが家)
• 1987 Granola
• 1989 Welcome Back
• 1991 Love Life
• 1992 Super Folk Song
• 1993 Love Is Here
• 1994 Elephant Hotel
• 1995 Piano Nightly
• 1997 Oui Oui
• 1999 Go Girl
• 2000 Home Girl Journey
• 2002 Reverb
• 2004 Honto no Kimochi (ホントのきもち)
• 2008 Akiko
• 2010 Ongakudō (音楽堂)
• 2013 Yano Akiko, Imawano Kiyoshirō o Utau (矢野顕子、忌野清志郎を歌う)
• 2014 Tobashite Ikuyo (飛ばしていくよ)
• 2015 Welcome to Jupiter
• 2017 Soft Landing
• 2018 Futari Bocchi de Ikou (ふたりぼっちで行こう)
• 2021 Ongaku wa Okurimono (音楽はおくりもの)

—recensione di Claudia Ciccacci.