Formatisi nel Kansai, i Dir En Grey sono una band metal conosciuta nella scena giapponese come i capisaldi del visual kei, insieme ai più conosciuti X Japan. Il loro stile ha subito diversi mutamenti, variando dall’iniziale indie (all’epoca erano conosciuti come La:Sadie’s e con una diversa formazione) al progressive e al death metal.

Il loro successo, difatti, è legato a questa vena sperimentale che li accompagnerà attraverso la stesura di una discografia sempre più cupa e heavy, segnata dalla pubblicazione degli album Vulgar (2003), Withering to Death. (2005) e The Marrow of a Bone (2007): il primo diede l’impronta metal alla band, segnando sia la produzione musicale che l’approccio canoro del cantante e frontman Kyo (京); con il secondo, raggiunsero l’ambita notorietà europea con tour in Germania, Francia e Belgio, arrivando a partecipare nel 2006 al Family Values Tour, una tournée organizzata dai Korn, al fianco di band quali Stone Sour e Deftones; il terzo diede loro un’ulteriore spinta verso la notorietà, portando gli scream e il potente sound della band ad esibirsi nel 2007 ad uno dei festival “del metallo” più importanti al mondo, il Wacken Open Air, e nel 2009 al Kerrang! Relentless Tour, dividendo il palco con i Bring Me The Horizon.

La produzione della band, però, non si ferma qui: nel 2011 pubblicano Dum Spiro Spero, di cui però il tour sarà annullato a causa dei problemi alla gola del cantante, nel 2013 The Unraveling, nel 2014 ARCHE, album che rinnova l’animo sperimentale e fresco del quintetto giapponese, accompagnato da un tour interamente in Giappone, e nel 2018 The Insulated World.

 

— recensione di Giacomo Dima.