Hashimoto Hideyuki, nato ad Osaka nel 1986, è un pianista giapponese tra gli artisti emergenti più interessanti all’interno del panorama nipponico indipendente.

La grande particolarità che discosta Hashimoto dai i suoi “altri” colleghi è la capacità di dare al pianoforte un sound unico capace di creare uno stupendo spazio vuoto ma denso al tempo stesso grazie al “rumoroso” feedback dei tasti.
Hashimoto dichiara che i suoi brani sono per la gran parte improvvisati e che si ispira principalmente ai suoni della natura.

Un grosso esempio di tale tecnica è il brano Kagamino ripreso dal suo primo album:

Le sonorità peculiari si uniscono a video, girati per la maggior parte da Watanabe Satoshi, che ne alimentano l’aspetto puramente onirico riuscendo così a catturare entrambi i sensi dell’ascoltatore.

Hashimoto nel 2012 ha rilasciato i suoi due primi lavori, Earth e Air, nei quali utilizza principalmente un suono d’ambiente come background delle sue improvvisazioni.

Nel 2013 alla Triennale di Setouchi ha partecipato all’evento Sea’s Terrace a Takamijima e, con un pianoforte dell’isola, ha rappresentato l’atmosfera della regione con la musica.

Da allora Hashimoto ha rilasciato numerosi album che continuano a portare avanti lo stile iconico che ormai l’artista ha fatto proprio.

— Recensione di Stefano Andronico