Autore: Murata Sayaka

Titolo originale: Konbini Ningen

Editore: E/O

Collana: Dal Mondo

Traduzione: Gianluca Coci

Edizione: 2018

Pagine: 176

 

“Sì! Le persone “normali” adorano giudicare le persone “anormali”. È sempre stato così, è uno stupido modo per sentirsi migliori e importanti.”

La ragazza del convenience store, titolo originale コンビニ人間 (Konbini Ningen), è un romanzo del 2016 vincitore del premio Akutagawa, uno dei più prestigiosi premi letterari giapponesi. Scritto da Murata Sayaka, è stato pubblicato in Italia nel 2018. Il romanzo racconta la storia di Furukura Keiko, 36enne impiegata part-time in un konbini, un convenience store giapponese aperto 24 ore su 24. La stessa Murata lavora part-time in un konbini e ha usato la propria esperienza per scrivere questo romanzo.

Il libro segue la vita della protagonista e il suo lavoro come commessa al convenience store, che costituisce la parte più importante di essa. Fin da bambina Keiko ha dovuto scontrarsi con la società, notando fin da subito che pensieri e reazioni che lei considerava naturali, sembravano però anormali agli occhi degli altri. Per non far soffrire la sua famiglia ha quindi sempre cercato di nascondere come meglio poteva la propria “diversità“. Durante gli anni dell’università trova finalmente il posto adatto a lei, un convenience store aperto 24 ore su 24, in cui inizia a lavorare part-time. Al contrario della vita vera, per lavorare al konbini basta leggere un manuale d’istruzione. Per Keiko, che non è mai stata capace di capire quali reazioni si aspettassero gli altri da lei, questo è il lavoro ideale: trova il suo posto nel mondo, dove non è più una ragazza stramba, bensì un’impiegata esemplare, che dedica la propria vita al lavoro.

La notizia di questo suo nuovo impiego è inizialmente accolta favorevolmente dalla sua famiglia e dai suoi amici, che però la credono solo una fase di passaggio, destinata a durare solo fino a che non avesse terminato gli studi. Dopotutto è un tipo di lavoro solitamente svolto da studenti e persone straniere. Tuttavia, arrivata a 36 anni, nubile e ancora impiegata part-time presso lo stesso konbini, Keiko deve scontrarsi col giudizio della società, che non concepisce come a lei possa andare bene condurre una vita del genere. Però Keiko è tranquilla. Non ha mai conosciuto l’amore, né le è mai interessato trovarlo. Nonostante la preoccupazione di chi la circonda, lei ha capito come interagire con gli altri in modo che non notino la sua diversità. Ha trovato il suo equilibrio.

“La società moderna finge di mettere al centro del mondo l’individuo, ma in realtà tutti quelli che non si adeguano alle norme sono scartati, neutralizzati e messi al bando, senza alcuna pietà!”

Questo equilibrio viene però stravolto dall’arrivo di un altro “reietto della società”, Shiraha, un ragazzo nullafacente di 35 anni, convinto che la società sia rimasta invariata dall’epoca preistorica. Nonostante il giudizio negativo che Shiraha ha di Keiko, i due scoprono cosa li accomuna: entrambi sono rifiutati dalla società in cui vivono. Un accordo stipulato tra i due rischierà di mettere a dura prova l’equilibrio che Keiko aveva raggiunto lavorando al convenience store.

Dietro a questo breve romanzo di un centinaio di pagine, si nasconde una tagliente critica alla società e una riflessione sul concetto di normalità all’interno di essa. Con riferimenti ai temi del celibato volontario e dell’asessualità, discute della possibilità di decidere da soli della propria vita, senza l’obbligo di sposarsi o di seguire un percorso imposto dalla società.  

— di Alice Foschini


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