Tracce: 

1) Blessing It (remix) (ft. Substantial & Pase Rock) [00:00]
2) Horn in the Middle [03:24]
3) Lady Brown (ft. Cise Starr) [07:33]
4) Kumomi [10:52]
5) Highs 2 Lows (ft. Cise Starr) [14:46]
6) Beat Laments The World [19:24]
7) Letter From Yokosuka [23:47]
8) Think Different (ft. Substantial) [26:57]
9) A Day by Atmosphere Supreme [30:14]
10) Next View (ft. Uyama Hiroto) [34:14]
11) Latitude (remix) (ft. Five Deez) [38:50]
12) F.I.L.O. (ft. Shing02) [42:46]
13) Summer Gypsy [46:18]
14) The Final View [50:37]
15) Peaceland [54:12]

Salve a tutti! Si torna alla nostra tanto seguita rubrica musicale! Quest’oggi vi proponiamo uno dei dischi del Dj-compositore-arrangiatore e produttore Nujabes, già precedentemente recensito per il suo disco Modal Soul (se non ve lo ricordate o non sapete chi sia, vi consiglio la lettura della precedente recensione!). Questo disco è antecedente a Modal Soul.

Il disco è caratterizzato dalle collaborazioni di altri esponenti della scena Hip Hop americana (Pase Rock, Cise Starr…) e giapponese (Shing02, per esempio) già menzionati e apparsi nel disco Modal Soul. Si compone sia di tracce in cui sono presenti lyrics, sia di strumentali. Mi soffermerò, come al solito, sulle tracce che più hanno attirato la mia attenzione, senza però tralasciare il resto. Il disco parte alla grande con il brano remix intitolato Blessing it, in cui, al microfono, abbiamo Pase Rock e Substantial, due esponenti americani della scena underground Rap. Il brano, dal punto di vista dei testi, è una lode, anzi, una “benedizione” che i due Rapper fanno alla musica (come dice il titolo), dilettandosi nei più vari incastri e dimostrandosi abilissimi MCs (Maestri di Cerimonia, che equivale a dire Rapper in grado di fomentare la folla). A seguire abbiamo una strumentale dal titolo Horn in the middle che vuole caricare l’ascoltatore con il suo ritmo jazzato, tipico del nostro Seba Jun (Nujabes). Brano che mi piace davvero tanto è Lady brown, in cui Cise Starr esprime l’amore verso una donna attraverso un testo pazzesco, con metafore che pullulano. Il tappeto musicale accompagna il Rapper mentre colloca le parole a tutta birra sul tempo, quasi a dimostrare di averne poco e tante cose da dire a chi ama. Kumomi (forse abbreviazione di “Kumomizu”, parola composta che indica nuvole e pioggia/acqua), titolo della strumentale successiva, richiama, probabilmente, una condizione piacevole in cui si sta sotto la pioggia che scende dalle nuvole. Devo dire che è proprio quel che mi trasmette. Cise starr torna sulla traccia numero 5, con il brano Highs 2 Lows, in cui sfoga un pazzesco flusso di coscienza attraverso le rime, affrontando tematiche quotidiane (“Watching my step, cause The Devil’s never one to respect”) ed elevando il potere dell’Hip Hop mentre si diletta con incastri non di poco conto (And I can’t move, grief won’t let me think/ My soul is dry; I crawl just to take a drink/ I made you blink, think like a visible man/ With mechanical hands trying to reach out to my fans). Dopo le due successive strumentali, rispettivamente Beat laments the world e Letter from Yokosuka, una più meravigliosa dell’altra (personalmente amo ascoltare in repeat Letter from Yokosuka, per la sua estrema leggerezza), abbiamo Think Different, brano che vede la collaborazione di Substantial. In modo geniale, Substantial scrive e recita un testo in cui si paragona all’uomo medio, ma comunque afferma di non essere migliore di lui (We’re the same and we’re not, know what I’m saying? Listen
Son, I ain’t better than you, I just think different). Il tema del paragone pervade tutto il brano, mentre il dolce tappeto di Nujabes accompagna questo piccolo excursus con note dolci all’orecchio. Altro intermezzo da strumentale (A day by atmosphere supreme, che ci propone proprio l’atmosfera musicale descritta nel titolo), altro brano con collaborazione. Questa è la volta di Uyama Hiroto con Next View, famoso braccio destro di Nujabes, che compare praticamente in quasi tutti i suoi dischi. Che dire, il brano mi ha fatto davvero viaggiare. Provate ad immaginare: non sapete perché, ma avete poco tempo. Non sapete perché, ma dovete correre, e mentre state correndo il sole sta calando, la notte viene per abbracciarvi lungo la vostra importante corsa. Non si sa cosa ci sia stato prima, non si sa cosa ci sarà dopo, conta solo questo momento, la vostra corsa. Conta il viaggio, non la meta. Ecco cosa provo quando ascolto Next View. Adesso tocca a Latitude (remix), brano remixato dalla forte componente Hip Hop, con al microfono Five Deez che accarezza il beat dichiarando la sua avversione alla musica statica (You eat the same piece of cake day in and day out/ That tired ass flavor gets played out). Ci avviciniamo alla chiusura del disco classica di Nujabes, fatta da 3 strumentali di seguito, con il quartultimo brano: F.I.L.O, titolo acronimo dato da Shing02 che trova spiegazione nel suo testo. Shing02, non a caso, insieme ad Uyama Hiroto ha sempre collaborato on Nujabes, e porlo in questo punto del disco la dice lunga. Shingo, con il suo titolo, ci sta dicendo che lui è “First In Last Out”, ovvero, il primo ad entrare nei luoghi in cui si fanno Jam Session e l’ultimo ad uscire. Nell’ambiente Hip Hop questa è una dichiarazione d’amore delle più sdolcinate. Come chiedere ad una ragazza di sposarti. Più o meno. Tralasciando paragoni raccapriccianti sui matrimoni, giungiamo alle ultime 3 strumentali (vi ricordate come Nujabes aveva chiuso il disco Modal Soul?): Summer Gypsy, The Final View, Peaceland. Questa volta, il finale ci viene indicato dall’arrivo della “Summer Gypsy”, che potremmo equiparare al fenomeno dell’estate di San Martino, dato che in altre culture prende nomenclature diverse. Questa strumentale abbatte il freddo con le sue note, esattamente come nella giornata dell’estate di San Martino. The final view sembra quasi volerci stimolare all’osservazione di un paesaggio proprio dopo esserci accorti dell’arrivo della “Summer Gypsy”, pare che sia un momento di riconciliazione con sé stessi e con la natura, per poter giungere all’armonia assoluta, alla Peaceland, l’ultima strumentale, che chiude il cerchio e ci conduce alla pace con il mondo. Questo era l’obiettivo di Nujabes, diffondere amore con la musica, con le sue produzioni, con le corde dell’anima.

(Recensione di Michele Zangheri)