Tracce: 

1. Feather (featuring Cise Starr & Akin) [0:00]
2. Ordinary Joe (featuring Terry Callier) [2:54]
3. Reflection Eternal [8:02]
4. Luv(Sic) Pt. 3 (featuring Shing02) [12:19]
5. Music Is Mine [17:56]
6. Eclipse (featuring Substantial) [22:20]
7. The Sign (featuring Pase Rock) [25:50]
8. Thank You (featuring Apani B) [30:41]
9. World’s End Rhapsody (featuring Uyama Hiroto) [34:50]
10. Modal Soul (feat. Uyama Hiroto) [40:31]
11. Flowers (guest appearance from Dinah Washington) [45:12]
12. Sea Of Cloud [49:12]
13. Light On The Land [52:13]
14. Horizon [56:09]

Salve a tutti ragazzi! Torna in grande stile la rubrica musicale. Oggi voglio farvi scoprire uno dei dischi in assoluto più belli del Dj-compositore-arrangiatore e produttore Nujabes, uno dei massimi esponenti della scena Hip Hop/Rap giapponese. Il disco si chiama Modal Soul, ed è uscito nel 2005.

Prima, però, un po’ di informazioni:

Chi è Nujabes? O meglio, chi era?

Nujabes (letto al contrario: Seba Jun) è stata una figura importantissima per lo sviluppo dell’Hip Hop in Giappone. Nacque ad Adachi nel 1974 e morì a Shibuya nel 2010 per via di un incidente stradale. In ambito musicale, egli univa in maniera abile e sapiente musica Hip Hop e Jazz, creando un mood nostalgico e particolarmente atmosferico. In tutto, la sua produzione si è snodata in 11 album, di cui 5 in studio (1 di questi postumo) e 6 raccolte di brani. Nujabes era anche proprietario di due case discografiche (T Records, Guinness Records) e fondatore di un’etichetta indipendente: Hyde-Out productions. Egli collaborò non soltanto con rapper giapponesi molto validi (fra cui Shing02), ma anche con esponenti americani (ad esempio: Cise Starr o Substantial). Aggiungendo la ciliegina sulla torta, la sua carriera ha anche incrociato quello che riguarda il mondo degli anime: ebbene sì, Nujabes ha contribuito alla creazione delle colonne sonore di Samurai Champloo*, capolavoro dell’animazione che fonde l’ambiente del Giappone feudale con le sonorità Hip Hop alla perfezione (famosa è l’opening, realizzata proprio con Shing02, il cui titolo è “Battlecry”).

*P.S. Ricordo che il papà della serie è Shinichiro Watanabe, creatore del precedente capolavoro “Cowboy Bebop”

Ultimo album trattato completamente dalle mani del nostro Seba Jun in studio, è proprio Modal Soul, che raccoglie al suo interno dei classici ancora magici all’orecchio. L’album è composto da 14 tracce, di cui 7 in cui sono presenti rapper e 7 strumentali. Il disco si apre con un brano, Feather, che vede la collaborazione di due facce americane appartenenti al gruppo Cyne, ovvero Cise Starr & Akin. Feather è un pezzo che raccoglie una bella critica sociale da parte dei due rapper, che navigano sulle note come abili marinai veterani. Il tappeto musicale si fonde a questa critica in modo impeccabile, rendendola tanto dolce quanto tagliente. Feather, una piuma cullata dal vento, così come le parole dei due Maestri di Cerimonia. “Drifting away like a feather in air, letting my words take me away from the hurt and despair…”. Eccezionale. Il disco prosegue con una bella collaborazione jazzata tra Nujabes e Terry Callier (1945-2012), chitarrista e cantautore americano. Ordinary Joe è un brano che punta a far ballare con l’amore verso la musica, e questo, Seba e Terry hanno saputo farlo molto bene. Reflection Eternal è la strumentale che segue. Ragazzi, basta ascoltarla. No, sul serio. Non penso ci siano parole per questa strumentale, perché Nujabes ha comunicato tutto con il titolo: una riflessione eterna è quello che ci dà la possibilità di fare. Già diverse volte mi sono trovato a ragionare e riflettere con questa base in sottofondo, e posso assicurarvi che rende il flusso di pensieri molto più leggero, provare per credere. Giungiamo a una coppia di tracce totalmente dedicata alla musica, Luv sic part 3 (ft. Shing02) e Music is mine, rispettivamente una traccia rappata ed una strumentale. Luv sic rappresenta la terza parte di una serie di 6 brani prodotti interamente da Nujabes e rappati esclusivamente da Shing02, quasi a dimostrare un grande sodalizio tra i due, ma anche che lo scorrere del tempo rende tutto mutevole, compresa la loro musica. Eclipse vede la partecipazione di un altro abile rapper, Substantial, che benedice il tappeto del nostro Seba con una lirica romantica non da poco. Poetico il ritornello, che descrive un bacio come fosse un’eclisse “Your lips to mine eclipse solar lunar…”. Il brano successivo, The Sign, vanta la collaborazione dell’americano Pase Rock, appartenente al collettivo Five Deez. Per chi non sapesse di cosa si tratta, beh, vi dico solo che uno dei membri si chiama Talib Kweli, e non ha fatto altro che fare la storia del Rap americano. Noccioline. A voi l’ascolto di questa traccia curiosa e particolare, a tratti pare rap, a tratti un discorso in rima. Abbiamo anche una rapper femminile in Modal Soul, e si tratta di Apani B, che in Thank You ringrazia per l’amore che le è stato dimostrato in Giappone, per l’opportunità che le è stata concessa da Nujabes di partecipare in questo progetto, e anche per la cultura che le è stata trasmessa. Con World’s end Rhapsody, featuring Uyama Hiroto, balliamo esattamente come se fossimo in discoteca. La fusione dei suoni è perfetta, ma questo perché Uyama e Nujabes sono sempre stati stretti collaboratori, tant’è che Uyama compare in tanti altri progetti del nostro producer. In tanti altri progetti? E anche nel brano successivo! Modal soul, brano che da il titolo all’intero progetto, è una sinfonia che accarezza le orecchie e ci porta in un prato primaverile, ad osservare il corso della natura mentre magari stiamo sgranocchiando qualcosa con le persone a cui vogliamo bene. Siamo felici così. Questa è l’idea che il pezzo mi ha trasmesso. L’undicesimo brano, è un’instrumental che contiene il campionamento della bellissima voce di Dinah Washington (1924-1963), cantante americana di blues, jazz e gospel. Generi appunto vicinissimi ai gusti personali di Seba. Se Modal soul ci porta in un prato, Flowers ci permette focalizzare l’attenzione sui fiori. Questo disco è un lungo relax in cui prendersi tempo per sé stessi. Dopo tutte le collaborazioni, esso si chiude con ben 3 strumentali: Sea of cloud, Light on the land e Horizon. Vi suggerisce niente la disposizione dei brani? Fantastico. Non ci sono parole, nessuno ha scritto un testo, ma il disco si chiude comunque con una storia. Una storia che può essere di chiunque, una storia che vede un mare di nuvole, minacciose, incombenti, e questo la traccia ce lo sbatte proprio in faccia. Le nuvole le sentiamo, come fossero sulla nostra pelle. Fastidiose, vorremmo scollarcele di dosso come con tutti i problemi quotidiani. Ecco che, però, riusciamo a scorgere una luce (light on the land). Questa luce è la nostra speranza, la speranza che vada tutto bene. La speranza che ci permetterà di vedere l’orizzonte se continuiamo a seguirla, perché se continuiamo, usciremo da questo mare di nuvole. Menzione speciale va a Sea of cloud, che è stata successivamente recuperata per diventare una delle colonne sonore dell’anime Samurai Champloo.

Per concludere, non posso che dire una cosa: questo disco è una bellissima produzione. Non riesco ad indicare alcuna nota di demerito a Nujabes, anche se mi sarebbe piaciuto un mixaggio migliore per quanto riguarda il brano con Shing02, perché credo che la voce, se più calibrata, avrebbe reso il brano una vera forza, mentre così è parecchio sotto tono.

P.s. Ricordo che, per chi volesse ascoltare qualsiasi brano contenuto nel disco, basta semplicemente cliccare sul minutaggio accanto al titolo di ogni traccia ad inizio articolo, così che si apra una pagina youtube che riproduce il brano scelto!

(Recensione di Michele Zangheri)