10 Ottobre 2021 | Musica
MAN WITH A MISSION è una band alternative rock giapponese fondata nel 2010 a Shibuya composto da cinque membri: Tokyo Tanaka (voce), Jean-Ken Johnny (chitarra e voce), Kamikaze Boy (basso), DJ Santa Monica (DJ) e Spear Rib (batteria). A caratterizzare la band sono le maschere da lupo che i membri indossano durante tutti i loro concerti e video musicali. Queste loro sembianze sono spiegate in una interessante back-story in cui i membri
della band sarebbero delle “forme di vita definitive” create da Jimi Hendrix e ibernate in Antartide dove avrebbero passato diversi anni ad ascoltare ogni genere di musica di tutto il mondo prima di scappare ed emergere come una delle band più promettenti del Giappone.
Nella realtà dei fatti la band inizia a suonare nei locali di Shibuya nella seconda metà degli anni 2000 e già nel 2010 organizzano un piccolo tour negli USA. Al termine della loro esperienza statunitense pubblicano il loro primo EP intitolato “Welcome to the New World” mentre il primo e vero album, “MAN WITH A MISSION”, esce nel 2011 dopo una tournée in Giappone.
La fama non ha tardato ad arrivare e dopo essere stati nominati “artisti emergenti più promettenti” nel 2012, l’anno successivo esce il loro secondo album “Mash Up the World” che raggiunge addirittura il quarto posto della classifica Oricon settimanale. Dopo essersi affermati in Giappone grazie anche a collaborazioni sponsorizzate, i MWAM firmano nel 2014 un contratto con la Epic Records con l’intenzione di debuttare anche nel mercato occidentale. Nel febbraio 2014, infatti, pubblicano la compilation “Beef Chicken Pork”, dove sono contenute le versioni in lingua inglese di alcune delle canzoni di maggior successo della band, quali Distance, Get Off of My Way, Never Fxxkin’ Mind the Rules e Don’t Lose Yourself.
Sempre nello stesso anno è la volta del terzo album in studio della band, “Tales of Purefly”, il quale ha debuttato al terzo posto della classifica settimanale della Oricon.
Ad oggi hanno pubblicato cinque album e da pochi giorni hanno annunciato un comeback.
Musicalmente nascono come una rock band alternativa ma poi subiscono diverse influenze dalla musica elettronica e dal pop punk.
Le loro ispirazioni più significative sono i Sex Pistols, i Ramones, i Toy Dolls, i Green Day, i Face to Face, gli Hi-Standard e i Gauze.
Negli ultimi anni hanno iniziato a cantare sempre più prevalentemente in inglese che in giapponese e grazie a ciò godono di un discreto successo anche fuori dai confini nazionali.
—recensione di Riccardo Avarello.
5 Gennaio 2020 | Musica
Gli Asian Kung-Fu Generation (アジアン・カンフー・ジェネレーション, Ajian Kanfū Jenerēshon, stilizzato come ASIAN KUNG-FU GENERATION) sono una band alternative rock formatasi a Yokohama nel 1996. Durante tutta la sua carriera il gruppo ha sempre mantenuto la formazione originaria con Masafumi Gotoh alla voce, Kensuke Kita alla chitarra, Takahiro Yamada al basso, e Kiyoshi Ijichi alla batteria. Asian Kung-Fu Generation vengono spesso citati in quanto una delle migliori band modern rock giapponesi degli anni 2000.
L’inizio e il debutto
Nel 1996 Masafumi Gotoh, Kensuke Kita e Takahiro Yamada si incontrano in un club di musica all’università privata di Yokohama, da tale incontro nascerà l’idea per gli Asian Kung-Fu Generation, al quale si aggiungerà poco dopo il batterista Kiyoshi Ijichi. Il gruppo inizia esibendosi all’università e nei locali dell’area di Yokohama, nel 2000 pubblicano il loro primo EP, contenente sei cover di canzoni inglesi. Nel Novembre del 2002 la band rilascia il suo primo mini album “Hōkai Amplifier” (崩壊アンプリファー) e, grazie al successo ottenuto, nel 2003 l’album viene ripubblicato sotto la nuova etichetta musicale della band, la Ki/oon Records, una sottofiliale della Sony Music Entertainment Japan. Quello stesso anno la band si esibisce all’annuale rock festival della Fuji Rock Festival 03’ e al Summer Sonic 03’ a Tokyo e Osaka. Ad agosto la band rilascia il suo primo singolo di debutto “Mirai no Kakera” (未来の破片), seguito poco dopo dal secondo singolo “Kimi to Iu Hana” (君という花). Giorni dopo gli AKFG tengono il primo di una serie di festival annuali, il NANO-MUGEN FES. Nel mese di novembre la band rilascia il primo full-length album in studio, “Kimi Tsunagi FIVE M” (君繋ファイブエム), vendendo nella prima settimana oltre 250 mila copie e arrivando al quinto posto nella classifica Oricon. Crescendo sia fama che seguito del gruppo, i fans iniziarono a chiamarli semplicemente Ajikan (アジカン), uno snellimento del nome completo.
Best Hit AKFG
Nel 2004 gli AKFG ottengono il primo premio come Miglior Nuovo Artista, mentre il loro video per il singolo “Kimi to Iu Hana” vince il primo premio come miglior video musicale allo SPACE SHOWER Music video Awards. Tra il gennaio e il febbraio dello stesso anno il gruppo compie il suo primo tour dopo il debutto: Five Nano Seconds, che contava 13 shows. Il primo luglio alla Nippon Budokan arena a Tokyo la band suona al loro terzo NANO-MUGEN FES, nel corso dell’estate suonano in più di dieci rock festival, inclusi il Meet The World Beat, il Rock In Japan Fes ’04 e il Fuji Rock Festival ’04. Nei mesi successivi la band rilascia altri quattro singoli “Siren” (サイレン), “Loop & Loop” (ループ&ループ), “Rewrite” (リライト) e “Kimi no Machi Made” (君の街まで), prima di rilasciare ad ottobre il loro secondo full-lenght album “SOL-FA” (ソルファ). L’album rimane primo nella classifica Oricon per due settimane consecutive arrivando poi a vendere 600 mila copie. Indice del sempre maggiore successo della band non solo a livello nazionale, ma anche internazionale è la petizione organizzata dai fans degli AKFG affinché la distribuzione delle copie del loro secondo album avvenisse anche al di fuori del Giappone; nell’ottobre del 2005 la Tofu Record stipulò un contratto che permise la pubblicazione di “SOL-FA” negli Stati Uniti. Inoltre il singolo Rewrite trovò apprezzamento a livello nazionale e internazionale quando venne scelto come quarta sigla d’apertura per l’anime Fullmetal Alchemist. Successo simile nello stesso periodo ebbe la canzone “Haruka Kanata”, utilizzata come seconda sigla d’apertura per l’anime Naruto. Nel 2005 pubblicano un DVD che mantiene la prima posizione nella classifica Oricon DVD per un mese intero. Più tardi, sempre nel 2005 pubblicano un altro singolo: “Blue Train”. Nel 2006 pubblicano ben 2 album, “Fanclub” e una compilation, “Feedback File”. Nello stesso anno escono anche altri due singoli: “World Apart” e “Aru Machi no Gunjo” e dopo la pubblicazione dell’album “Fan Club” gli AKFG partono per un tour nazionale chiamato Count 4 My 8 Beat che ottiene uno strepitoso successo. Nel 2007 pubblicano il loro terzo DVD e il singolo chiamato “After Dark” (noto anche per essere stato scelto come sigla di apertura dell’anime Bleach) che vende 38.624 copie nella sola prima settimana d’uscita. Nel 2009 esce il loro tredicesimo singolo “Shinseiki No Love Song” (letteralmente canzone d’amore del nuovo secolo). Nel 2010 Gotō annuncia l’uscita del loro sesto album. Si tratta di “Magic Disk” che prevede 13 tracce più una bonus (“Solanin”). La traccia bonus è stata usata come colonna sonora nell’omonimo film del 2010 diretto da Takahiro Miki e scritto da Asano Inio.
Stile musicale
Lo stile musicale degli AKFG viene influenzato principalmente dall’alternative rock e indie rock degli anni ’90, in particolare da gruppi come gli Oasis, i Manic Street Preachers e gli Smashing Pumpkins. Questo in unione con un’ampia varietà di altri generi musicali che vanno dal pop, al garage, new wave, hardcore punk fino all’heavy metal. I membri della band si sono poi rivelati essere fan non solo di gruppi giapponesi come i Number Girl, gli Eastern Youth, Hi-Standard, ma anche di gruppi occidentali come i Beatles, gli XTC, i Pet Shop Boys e i King Bees. Come risultato molte delle loro canzoni mantengono un preciso equilibrio di vari elementi tra i generi musicali, molti espressi per lo più tramite tempi veloci, melodie forti, distorsioni, powerchord, groove con liriche trasgressive che volgono a suscitare emozioni. Durante la loro carriera, così come molte rock band giapponesi, il gruppo tende a espandere gradualmente lo stile sonoro di base piuttosto che reinventarsi drasticamente: cambiamento evidente nelle differenze tra le prime produzioni e la canzone “Shinseiki No Love Song”, che dimostra la maturazione musicale della band.
− di Vittoria Foschi
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