Il primo caffè della giornata – Toshikazu Kawaguchi
Autore: Kawaguchi Toshizaku
Titolo originale: 思い出が消えないうちに (lett. Prima che i ricordi scompaiano)
Editore: Garzanti
Collana: Narratori moderni
Traduzione: Claudia Marseguerra
Edizione: 2022
Pagine: 180
Dopo il successo di Finché il caffè è caldo e del successivo Basta un caffè per essere felici, Kawaguchi Toshikazu torna con una terza opera dedicata alla sua caratteristica caffetteria. Al centro delle vicende de Il primo caffè della giornata vi è infatti un locale tutto particolare, in cui si serve una bevanda altrettanto speciale in grado di rievocare le emozioni dal passato dimenticate o mai affrontate: si tratta del caffè delle seconde opportunità. Un tuffo nel passato quello permesso dall’aroma del caffè, che inizia nel momento in cui viene versato e dura finché esso non si raffredda, a patto però che vengano rispettare alcune regole. Per poter usufruire dei suoi effetti è infatti necessario che il caffè venga gustato con calma, seduti a uno specifico tavolino. Soprattutto, ai clienti viene ricordato che, qualunque sia il ricordo vissuto o l’esperienza rinnovata, non vi sarà alcuna possibilità di modificare il presente. A queste condizioni, chi decide di immolarsi nei propri ricordi e rievocare esperienze o emozioni spesso dolorose sono solo i più coraggiosi, coloro quali il passato è ancora in sospeso e il presente in stallo. Ed è proprio a loro che il romanzo è dedicato, suddiviso in quattro racconti tra loro legati e rispettivamente intitolati: “La figlia”, “Il comico, “La sorella minore” e “L’uomo che non sapeva dire «ti amo»”.
Senza mai perdere il proprio aroma speciale, e con uno stile delicato dai toni gentili che ben concilia temi quali il passato, la nostalgia, i rimorsi e le occasioni perse, Kawaguchi invita nuovamente il lettore a immergersi nel magico rituale di un caffè.
Il primo caffè della giornata è la raccolta di quattro racconti toccanti, caratterizzati da un forte timbro emotivo, in grado di coinvolgere ogni potenziale lettore catapultandolo nelle proprie personalissime memorie. Ognuno dei protagonisti ha una ragione diversa per voler affrontare il passato, ma nel tempo di un caffè, ciò che davvero verrà offerta loro è la possibilità di comprendere sé stessi, accettare i propri errori e imparare dalle proprie esperienze, perdonandosi e andando avanti senza rimpianti.
Soprattutto, il romanzo è l’ennesima dedica che, sapientemente scritta, lo scrittore fa alla vita, alle emozioni e avvenimenti che essa comporta, ai piccoli piaceri del tempo presente e alle possibilità di quelli futuri.
— Recensione di Claudia Ciccacci.
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