Far East Film Festival 24 – giorno 2
Come già accennato, ci troviamo a Udine per il Far East Film Festival e abbiamo deciso di portarvi con noi parlandovi delle proiezioni alle quali assisteremo. Essendo il festival un importante trampolino di lancio per cineasti riconosciuti ed emergenti dell’estremo Oriente, vi parleremo anche di pellicole esterne al panorama cinematografico giapponese. Le proiezioni della nostra seconda giornata vi porteranno nelle campagne mancesi, nella Cina odierna e finalmente in Giappone con due storie molto diverse ambientate a tra Tokyo e Kobe.
MANCHURIAN TIGER, Geng Jun – Cina, 2022
Xu Dong è costretto dalla moglie incinta a separarsi dal suo amato cane in quanto questa lo considererebbe un peso col neonato da crescere. L’animale viene quindi affidato a un amico che decide, però, di servirlo per cena ai suoi creditori. Oltre al desiderio di vendetta, Xu dovrà poi anche preoccuparsi della moglie tradita determinata a trovare l’amante.
Manchurian Tiger è una commedia dall’umorismo minimalista e glaciale: gli alti palazzi residenziali che si stagliano sulle campagne inaridite dal freddo mancese sono lo sfondo perfetto per la povertà materiale ed emotiva dei personaggi intenti a ricucire le trame di rapporti sempre più un bilico.
SCHEMES IN ANTIQUES, Derek Kwok – Cina e Hong Kong, 2021
Tutto parte da una preziosa e leggendaria statua di giada di un Buddha, di cui è rimasta solo la testa , in passato scoperta dalla famiglia Xu. L’antico artefatto si crede venduto ai giapponesi dal nonno del protagonista, Xu Yuan, ormai caduto in rovina a causa del disonore crollato sulla propria dinastia per questo tradimento. Al giorno d’oggi la testa è stata restituita, ma si scopre essere un falso. Per riconquistare il suo onore, Xu dovrà recuperarla, andando testa a testa con il discendente della famiglia rivale Yao, seguendo gli indizi lasciati dal defunto padre. In una corsa tra enigmi, inseguimenti e continui colpi di scena, Xu sarà disposto a tutto, per tornare a vivere una vita dignitosa.
JUST REMEMBERING, Matsui Daigo – Giappone, 2021
Il primo film giapponese di cui vi parliamo è quello diretto da Matsui Daigo, presentato al Far East Film Festival in anteprima europea. SI tratta di Just remembering, una coinvolgente storia d’amore tra i due protagonisti, l’ex ballerino Teruo e la tassista Yo. La storia è ambientata in diversi anni ma sempre nello stesso giorno, il compleanno di Teruo. Tornando indietro nel tempo scopriremo come è nata e come si è evoluta la storia d’amore tra i due ragazzi, scoprendo anche le loro passioni, le loro personalità e gli eventi più significativi della loro vita.
MISSING, Katayama Shinzo – Giappone, 2021
Siamo a Ōsaka. Un uomo, depresso e indebitato, dopo aver confessato alla figlia di voler riscuotere la taglia su di un pericoloso serial killer, scompare. La figlia decide di intraprendere le ricerche del padre che avranno un risvolto inaspettato. Il regista, Katayama Shinzo, attraverso il genere del thriller indaga la brutalità e le intricate sfaccettature della natura umana costringendo lo spettatore ad analizzare i confini tra bene e male con una scelta apparentemente semplice che si rivelerà estremamente complessa.
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