TORU TAKEMITSU
Complete original solo guitar works
[+ Leo Brouwer, 2 Homages to Toru Takemitsu]
Shin’ichi Fukuda, chitarra
etichetta: Naxos
Agli appassionati di musica classica che non disdegnano – da veri snob quali a volte soltanto loro sanno essere – la produzione classica contemporanea novecentesca, il nome di Takemitsu difficilmente suonerà nuovo. Takemitsu è infatti riconosciuto pressoché unanimemente, tanto in patria quanto all’estero, come il più grande compositore giapponese del ventesimo secolo, e forse di sempre dato che l’incontro fra il Giappone e la musica classica europea risale a tempi recenti, per quanto si sia poi rilevato assai fecondo.
In questo disco Naxos propone il catalogo integrale delle opere originali per chitarra solista, che il maestro ha composto lungo un arco temporale compreso fra il 1974, anno al quale risale la scrittura di Folios, e il 1995, in cui Takemitsu termina In the Woods, l’anno precedente alla sua morte avvenuta nel 1996. Una produzione esigua che comprende in totale cinque composizioni (Folios, All in Twilight, Equinox e In the Woods più un breve pezzo dedicato al compositore italiano Sylvano Bussotti) ma che si rivela estremamente significativa nell’indagine sulle possibilità espressive della chitarra, strumento che nel panorama classico finisce sempre per restare in secondo piano rispetto ad altri più popolari quali il pianoforte o il violino.
In aggiunta alle opere di Takemitsu, Naxos propone altri due splendidi pezzi – anch’essi per chitarra solista – composti da Leo Brouwer, musicista cubano, proprio in onore dell’amico giapponese: Hika, “In Memoriam Toru Takemitsu” apre la raccolta ed è un commovente saluto che Brouwer scrisse in occasione della morte del maestro, mentre El Arpa y la Sombra si trova in scaletta a metà del disco ed è un omaggio alla musica di Takemitsu. A chiudere il disco le trascrizioni che Takemitsu fece di Here, There and Evereywhere e Yesterday, due famosi brani dei Beatles.
Tutte le registrazioni vengono eseguite dal chitarrista giapponese Fukuda Shin’ichi, artista dotato di una tecnica impeccabile nel rendere le numerose particolarità timbriche che la scrittura poliedrica di Takemitsu sviluppa. Inoltre non è irrilevante il fatto che Fukuda fosse un amico intimo del compositore e questa prossimità umana, oltre che artistica, ha probabilmente conferito una certa componente “filologica” alla sua esecuzione.
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