Miike Takashi parte 1 || Meijin Film Directors – I Registi di JFS

Bentrovati! Questa è Meijin Film Directors, la rubrica Takamori sui registi giapponesi, e oggi vi parleremo di Miike Takashi.

Nasce nel 1960 a Yao, nella prefettura di Osaka; a 18 anni si iscrive alla scuola di cinema e televisione di Yokohama, fondata dal celebre regista Imamura Shōhei. In questo periodo comincia a lavorare come assistente volontario alla serie tv Black Jack e ad altre produzioni televisive, per poi nel 1987 diventare assistente alla regia proprio di Imamura.

In seguito Miike inizia la sua carriera nell’ambito del V-Cinema, ovvero nella produzione di film destinati all’home movie, per poi esordire sul grande schermo nel 1995 con “Shinjuku Triad Society”. Inaugura così la sua prolifica e variegata carriera da cineasta che lo consacrerà come uno dei registi cardine del genere splatter e uno dei più importanti autori nipponici viventi.

Se volete saperne di più su Miike Takashi e la sua filmografia, continuate a seguirci! A presto!

Thermae Romae || Recensione

Regia: Hideki Takeuchi

Anno: 2012

Durata: 108 minuti

Genere: comico, fantastico

Attori principali: Hiroshi Abe, Aya Ueto, Masachika Ichimura

Siamo a Roma nel 128 DC: Lucius Modestus è un architetto termale dedito al proprio lavoro ma privo di idee innovative per la realizzazione di nuovi progetti. Un giorno, mentre sta facendo il bagno, attraverso un buco nella vasca viene magicamente catapultato nel Giappone dei giorni nostri. Lì osserva con stupore le loro creazioni come rubinetti, specchi e il sistema a idromassaggio. Una volta tornato a Roma, memore di ciò che ha visto, apporta modifiche alle terme rendendole più moderne e funzionali. Aumenta così la sua reputazione di architetto e ottiene il riconoscimento dell’allora imperatore Adriano, il quale gli commissiona la realizzazione del suo bagno privato. Le vicende di Lucius si intrecciano con quelle di Mari, un’aspirante mangaka trasferitasi a Tokyo; accusata dal suo editore di avere scarso talento, ritorna a casa dai suoi genitori in provincia. In più circostanze incontra casualmente Lucius, come se fossero legati dal destino. La ragazza scopre l’identità di questa misteriosa persona e decide di accompagnarlo nei suoi continui viaggi tra un’epoca e l’altra, rafforzando sempre di più il loro legame.

“Se offri un rifugio per consolare l’anima allora il tuo popolo sarà felice”.

Il film è la trasposizione in live action dell’omonimo manga e rappresenta il periodo imperiale romano attraverso gli occhi del Giappone contemporaneo: due mondi molto distanti sia temporalmente sia geograficamente ma che trovano come punto di contatto l’importanza dei bagni pubblici. Per entrambi le terme sono radicate nella propria cultura e costituiscono il centro nevralgico della vita dei cittadini. Esse sono il luogo principale di aggregazione e strumento per la cura di sé stessi, aspetti ritenuti fondamentali per la società.

La storia è inoltre un invito a mettere da parte qualsiasi atteggiamento di superiorità etnica e culturale: Lucius è convinto che la grandezza di Roma sovrasti tutti gli altri popoli, compresi i cosiddetti “occhi allungati”. Ma è grazie all’emulazione delle tecnologie giapponesi che è riuscito a rimodernare le terme romane. Il protagonista progressivamente mette da parte il proprio orgoglio realizzando che la grandezza di Roma sta anche nell’essere in grado di lasciarsi contaminare da altre culture.

Nell’opera di Takeuchi troviamo tanti elementi in perfetto equilibrio tra di loro: fedeli ricostruzioni storiche, salti spazio-temporali, musica lirica, metanarrazione, gag surreali e storie d’amore. Tutto ciò rende il film divertente, assurdo e assolutamente godibile.

Recensione di Martino Ronchi

Ogigami Naoko Parte 2 || Meijin Film Directors – I Registi di JFS

Benritrovati! Questa è Meijin Film Directors, la rubrica Takamori sui registi giapponesi, e oggi continuiamo a parlarvi di Ogigami Naoko.

“Yoshino’s Barber Shop” del 2004 sancisce l’esordio di Ogigami. La pellicola mostra già una certa maturità artistica, in particolare nel trattare temi caldi del macrocosmo giapponese. La storia ruota attorno ad un gruppo di bambini, abitanti di un piccolo paesino, e al nuovo arrivato Yasuke, che turberà la monotonia della comunità. La regista si confronta con la tradizione e la sua supposta autorevolezza che, in mancanza di un pensiero critico, si trasforma in omologazione.

Tre anni dopo la cineasta dirige “Megane”, un ritratto di vite immerse nella candida bellezza di un’isola del Sol Levante, fuori dal tempo e dallo spazio. Trascendendo l’approfondimento dei personaggi e una vera e propria linea narrativa, gli spettatori vengono invitati a prendere tempo per se stessi, tornando a respirare e riflettere, cercando di alleviare l’angoscia che permea la frenetica vita d’oggi.

L’ultimo film è “Close-Knit” del 2017, in cui la regista pone al centro la discriminazione di genere vista sia dagli occhi di una donna transessuale che di una bambina. Uno dei primi film a trattare la transessualità in Giappone che, alternando scene comiche a momenti più crudi, mostra una società spietata intenta a colpire silenziosamente la diversità.

Se volete scoprire le vite e le opere di altri registi giapponesi, continuate a seguirci! A presto!

Ogigami Naoko Parte 1 || Meijin Film Directors – I Registi di JFS

Bentrovati!
Oggi vi parleremo di Ogigami Naoko.
Nasce nel 1972 nella prefettura di Chiba, a Sud-Est di Tokyo, dove rimane fino al termine degli studi giovanili presso il Dipartimento di Image Science. Durante questi anni sviluppa il suo interesse per la cinepresa che la porta a migrare a fine anni ‘90 verso Los Angeles, laureandosi nel 2000 alla Scuola di Cinema della University of Southern California. Rientrata in Giappone, inizia la sua carriera all’interno della produzione indipendente.
La produzione cinematografica della regista comprende 8 film, realizzati tra il 2004 e il 2017, i quali vengono definiti come “iyashi-kei eiga” (“film di guarigione emotiva”). I suoi lavori hanno riscosso successo sia del pubblico che della critica, vincendo premi importanti al PIA Film Festival e al Festival di Berlino.
Se volete saperne di più su Naoko Ogigami e la sua filmografia, continuate a seguirci!
A presto!

The Legend & Butterfly || Far East Film Festival 25

Regia: Otomo Keishi
Durata: 168 min
Anno di uscita: 2023
Attori principali: Kimura Takuya, Ayase Haruka, Nakatani Miki
Genere: Dramma, Storico, Romance, Comedy

In onore del 70° anniversario dello studio Toei, il film The Legend & Butterfly è stato prodotto dai migliori cast e staff del cinema giapponese. Con un costo totale di produzione di 2 miliardi di yen, questo grande successo emozionante è stato proiettato durante il Far East Film Festival 25 in anteprima nazionale, raccontando la storia sconosciuta del noto e leggendario Nobunaga Oda e della misteriosa Lady Nō (Nōhime) conosciuta anche come Kichō, la moglie legale di Nobunaga. Il suo nome completo era Kichō, ma poiché proveniva dalla provincia di Mino, è più comunemente nota come Nōhime (“Signora di Mino”). Era famosa per la sua bellezza e astuzia, perfettamente trasmessa dall’attrice Ayase Haruka all’interno del film.
“The Legend & Butterfly” trova senza dubbio il suo centro nella fiction ma si distingue per la sua accurata ricostruzione storica e per la riuscita rappresentazione dei personaggi principali. La storia si concentra sulla figura di Nobunaga, interpretato da Takuya Kimura, che offre una performance multiforme e convincente. Nobunaga è ritratto come un personaggio sfaccettato, spesso crudele, ma anche intelligente, razionale, divertente, emotivo e persino commovente.
Oltre alla figura di Nobunaga, il film propone un personaggio altrettanto interessante: Lady Nō, interpretata da Haruka Ayase. Nonostante la scarsa documentazione storica sulla vera personalità di Lady Nō, i registi hanno creato una figura affascinante e determinata, in linea con la tradizione delle onna-musha, le donne guerriere. La loro relazione è al centro della narrazione e il loro evolversi, da sconosciuti scontrosi ad alleati riluttanti, fino ad amanti appassionati, è raccontato con grande sensibilità e maestria.
Il film non è solo una ricostruzione storica, ma anche una romantica storia d’amore tra i due. Le scene d’azione non appaiono spesso ma la loro mancanza non rappresenta un difetto, poiché consente di concentrarsi sulla presentazione dei personaggi e sulla relazione che cresce e si sviluppa nel corso del film. Ciò che emerge è una rappresentazione emotivamente coinvolgente e convincente della storia d’amore tra Nobunaga e Lady Nō.

La performance impeccabile degli attori e la regia attenta e sensibile rendono The Legend & Butterfly un film imperdibile per gli appassionati di storia giapponese e di storie d’amore.
La storia inizia con il matrimonio politico nel 1549 tra il figlio del signore della provincia di Owari, Nobunaga, e Nōhime, figlia del signore della provincia di Mino soprannominato “La Vipera”. Nobunaga è erede del dominio di Owari e si dimostra fiero e arrogante, ma anche eccentrico, divertendosi con i suoi servitori e vestendo in modo sgargiante ma trasandato. Nōhime lo considera in un primo momento un uomo infantile e testardo.
La svolta avviene nel 1560 quando Nobunaga, ormai signore di Owari, si trova di fronte a un’armata assai più grande della sua. I suoi servitori non hanno fiducia in lui e la situazione sta per aggravarsi ma Nōhime propone un geniale piano di battaglia e aiuta a mettere insieme Nobunaga un discorso per motivare le truppe. Le sue idee si rivelano brillanti e Nobunaga si rende conto che la sua moglie, anche se difficile da gestire, ha le sue utilità.
Il film poi passa alla lunga e sanguinosa lotta di Nobunaga per distruggere i suoi nemici e unificare il Giappone, dove gli anni scorrono rapidamente. Lungo il cammino, Nobunaga e Nōhime finalmente si connettono romanticamente durante una giornata in città dopo essersi travestiti da campagnoli e riversati nella folla. Da qui in poi la loro storia segue un percorso romantico convenzionale, con i suoi alti e bassi nel corso degli anni.